Articolo Il mondo animale Curiosità
I leopardi freccemartedì 17 settembre 2013      


I leopardi sono felidi, appartenenti al genere " Panthera", dopo i leoni e le tigri rappresentano i felini più grandi esistenti in natura. I leopardi di suddividono in due specie: il leopardo "comune" e il leopardo "delle nevi", entrambi vivono nel continente asiatico, sono degli abili predatori, quindi carnivori, ma vivono in habitat diversi. I leopardi comuni li ritroviamo soprattutto nelle foreste, comunque si sono adattati a vivere anche in ambienti diversi,anche dal punto di vista alimentare si sono adattati cibandosi un pò di tutto, anche di carogne, perciò si accontentano di quello che trovano.

I leopardi comuni sono diffusi oltre che nell'asia meridionale ed orientale, anche in africa. Molto spesso sono stati erroneamente identificati con i ghepardi e i giaguari. I leopardi comuni sono dotati di un mantello molto bello maculato di color marrone o giallastro, però la loro pelliccia può essere anche completamente nera. Esistono infatti degli esemplari completamenti neri, si tratta della pantere nere, perciò la pantera nera non è un animale a se stante, ma un leopardo comune, dotato di un mantello di colore differente. I leopardi possono arrivare a pesare dai 60 ai 70 kg, sono quindi piuttosto leggeri (se paragonati alle tigri che arrivano fino ai 300kg di peso). Le femmine addirittura pesano il 30-50% in meno rispetto ai maschi. Data questa loro leggerezza sono piuttosto agili e veloci, tuttavia per cacciare le prede non prediligono la corsa, ma stanno in agguato pronti all'attacco.

I leopardi infatti sono dotati di un'ottima vista e di un udito ed olfatto eccezionali. Una volta catturata la preda, questa viene trasportata sugli alberi, il leopardo si comporta così per non rischiare che altri predatori gli portino via la preda. I leopardi sono abili predatori, che amano cacciare da soli come le tigri, non in branco come fanno invece i leoni. I leopardi comuni in natura raggiungono non oltre i 10 anni di età, in cattività invece arrivano anche a 23 anni. I leopardi comuni da sempre sono stati vittime dei bracconieri per la loro splendida pelliccia, quindi sono a rischio di estinzione, ma non solo a causa della caccia illegale, ma anche per la distruzione del loro habitat e delle malattie.

Con gli esseri umani non hanno un buon rapporto, in quanto per svariati motivi gli umani hanno sempre maltrattato e cacciato via i leopardi e questo ha creato in loro, giustamente un forte risentimnewto nei nostri confronti. Poi abbiamo i "leopardi delle nevi", i quali vivono in ambienti aridi e freddi, spesso poveri anche di prede di cui cibarsi. I leopardi delle nevi sono originari delle catene montuose dell'asia centrale; Tibet, Himalaya, Mongolia. Vivono nella steppa e nella tundra, la loro pelliccia, a causa dell'ambiente rigido in cui vivono è lunga e folta, solitamnete di colore grigio maculato, con zone biancastre, contrariamente agli altri felini i loro occhi sono verde chiaro o grigio. I leopardi delle nevi si mimetizzano nella vegetazione per poter catturare le prede, di solito pecore o capre, ma di adattano a tutto.

A causa dei rigori invernali non possono accoppiarsi in tutte le stagioni e sono in grado di dare alla luce non più di quattro cuccioli. Anche i leopardi delle nevi sono a rischio di estinzione per la loro pelliccia a causa del bracconaggio, ma anche a causa dei mandriani che hanno invaso il loro habitat, trasferendo lì il loro bestiame. Di conseguenza, quando ai leopardi vengono a mancare le loro abituali prede, essi si riversano sul bestiame e i mandriani uccidono i leopardi. Per fortuna i leopardi delle nevi sono tutelati, oltre che dal wwf, anche dai monaci tibetani, i quali convivono pacificamnte con questi felini. Questi monaci sono guardiani della fauna selvatica, in quanto rispettosi dei principi imposti dalla loro religione buddista: amore e compassione per tutte le creature viventi. Tutte le religioni dovrebbero prendere come esempio i principi della religione buddista, in questo modo nessun animale rischierebbe l'estinzione. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

kety  Abate - vedi tutti gli articoli di kety  Abate



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I leopardi freccemartedì 17 settembre 2013      

I leopardi sono felidi, appartenenti al genere " Panthera", dopo i leoni e le tigri rappresentano i felini più grandi esistenti in natura. I leopardi di suddividono in due specie: il leopardo "comune" e il leopardo "delle nevi", entrambi vivono nel continente asiatico, sono degli abili predatori, quindi carnivori, ma vivono in habitat diversi. I leopardi comuni li ritroviamo soprattutto nelle foreste, comunque si sono adattati a vivere anche in ambienti diversi,anche dal punto di vista alimentare si sono adattati cibandosi un pò di tutto, anche di carogne, perciò si accontentano di quello che trovano.

I leopardi comuni sono diffusi oltre che nell'asia meridionale ed orientale, anche in africa. Molto spesso sono stati erroneamente identificati con i ghepardi e i giaguari. I leopardi comuni sono dotati di un mantello molto bello maculato di color marrone o giallastro, però la loro pelliccia può essere anche completamente nera. Esistono infatti degli esemplari completamenti neri, si tratta della pantere nere, perciò la pantera nera non è un animale a se stante, ma un leopardo comune, dotato di un mantello di colore differente. I leopardi possono arrivare a pesare dai 60 ai 70 kg, sono quindi piuttosto leggeri (se paragonati alle tigri che arrivano fino ai 300kg di peso). Le femmine addirittura pesano il 30-50% in meno rispetto ai maschi. Data questa loro leggerezza sono piuttosto agili e veloci, tuttavia per cacciare le prede non prediligono la corsa, ma stanno in agguato pronti all'attacco.

I leopardi infatti sono dotati di un'ottima vista e di un udito ed olfatto eccezionali. Una volta catturata la preda, questa viene trasportata sugli alberi, il leopardo si comporta così per non rischiare che altri predatori gli portino via la preda. I leopardi sono abili predatori, che amano cacciare da soli come le tigri, non in branco come fanno invece i leoni. I leopardi comuni in natura raggiungono non oltre i 10 anni di età, in cattività invece arrivano anche a 23 anni. I leopardi comuni da sempre sono stati vittime dei bracconieri per la loro splendida pelliccia, quindi sono a rischio di estinzione, ma non solo a causa della caccia illegale, ma anche per la distruzione del loro habitat e delle malattie.

Con gli esseri umani non hanno un buon rapporto, in quanto per svariati motivi gli umani hanno sempre maltrattato e cacciato via i leopardi e questo ha creato in loro, giustamente un forte risentimnewto nei nostri confronti. Poi abbiamo i "leopardi delle nevi", i quali vivono in ambienti aridi e freddi, spesso poveri anche di prede di cui cibarsi. I leopardi delle nevi sono originari delle catene montuose dell'asia centrale; Tibet, Himalaya, Mongolia. Vivono nella steppa e nella tundra, la loro pelliccia, a causa dell'ambiente rigido in cui vivono è lunga e folta, solitamnete di colore grigio maculato, con zone biancastre, contrariamente agli altri felini i loro occhi sono verde chiaro o grigio. I leopardi delle nevi si mimetizzano nella vegetazione per poter catturare le prede, di solito pecore o capre, ma di adattano a tutto.

A causa dei rigori invernali non possono accoppiarsi in tutte le stagioni e sono in grado di dare alla luce non più di quattro cuccioli. Anche i leopardi delle nevi sono a rischio di estinzione per la loro pelliccia a causa del bracconaggio, ma anche a causa dei mandriani che hanno invaso il loro habitat, trasferendo lì il loro bestiame. Di conseguenza, quando ai leopardi vengono a mancare le loro abituali prede, essi si riversano sul bestiame e i mandriani uccidono i leopardi. Per fortuna i leopardi delle nevi sono tutelati, oltre che dal wwf, anche dai monaci tibetani, i quali convivono pacificamnte con questi felini. Questi monaci sono guardiani della fauna selvatica, in quanto rispettosi dei principi imposti dalla loro religione buddista: amore e compassione per tutte le creature viventi. Tutte le religioni dovrebbero prendere come esempio i principi della religione buddista, in questo modo nessun animale rischierebbe l'estinzione. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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